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Emilia-Romagna: contributi a fondo perduto per il sostegno degli investimenti alle imprese del turismo

La Regione Emilia Romagna ha deliberato un bando per il sostegno degli investimenti delle imprese del turismo.
L’obiettivo del bando è quello di promuovere la competitività e la sostenibilità delle imprese turistiche dell’Emilia-Romagna che svolgono attività ricettive nonché l’attrattività dei territori in cui quelle attività sono localizzate.

BENEFICIARI
Possono presentare la domanda di contributo:

A) GESTORI: tutti i soggetti privati, aventi qualunque forma giuridica, che, al momento della domanda esercitino in immobili o aree di loro proprietà (GESTORE PROPRIETARIO) o di proprietà di terzi (GESTORE NON PROPRIETARIO) una delle seguenti attività:

  • attività ricettiva alberghiera: Alberghi, Residenze Turistico Alberghiere, Condhotel (vedi all’art. 4, comma 6, lettere a), b) e c) della L.R. 16/2004);
  • attività ricettiva all’aria aperta: Campeggi, Villaggi turistici, Marina resort (vedi attività ricettiva all’aria aperta nelle strutture art. 4, comma 7, lettere a), b) e b bis) della L.R. 16/2004).

B) PROPRIETARI NON GESTORI: tutti i soggetti privati, aventi qualunque forma giuridica, che, al momento della domanda sono proprietari delle strutture:

  • nelle quali sono svolte le attività ricettive indicate alla lettera A (ATTIVITA’ IN ESSERE AL MOMENTO DELLA DOMANDA ANCHE SE MOMENTANEAMENTE SOSPESA PER LAVORI).
  • destinate all’esercizio di una delle attività indicate alla lettera A e che intendono affittare o dare in disponibilità a imprese o soggetti terzi (ATTIVITA’ NON IN ESSERE AL MOMENTO DELLA DOMANDA). Al momento della rendicontazione l’attività dovrà essere effettivamente gestita ed aperta al pubblico.

I soggetti privati beneficiari devono avere i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:

  • dimensioni PMI;
  • devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Repertorio Economico Amministrativo (REA) tenuto dalle competenti CCIAA;
  •  sede legale o l’unità locale nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
  • non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale prevista dal DL14/2019 e ai sensi del D.lgs. 83/2022, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti.
  • non essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto.

TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla regione tramite l’applicazione web “SFINGE 2020” dalle ore 10.00 del 25 maggio 2023 alle ore 13.00 del 5 settembre 2023.

L’applicativo web sfinge 2020 sarà reso disponibile a partire dalle ore 10.00 del giorno 19 maggio 2023 per la sola compilazione e validazione delle domande.

CHI PUO’ PRESENTARE LA DOMANDA

La domanda di contributo e il relativo progetto possono essere presentati:

  • dal legale rappresentante del soggetto proponente che intende effettuare l’investimento;
  • da un altro soggetto al quale è conferita, dal rappresentante legale del soggetto proponente, una procura speciale (modello allegato F).

INTERVENTI AMMESSI

Gli interventi ammessi devono essere finalizzati:

  • alla realizzazione di nuove strutture ricettive esclusivamente in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione;
  • alla riqualificazione, ammodernamento, ampliamento in strutture ricettive esistenti;
  • al rinnovo delle attrezzature e degli arredi;
  • all’offerta di nuovi servizi alla clientela e/o al loro miglioramento, con soluzioni innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

SPESE AMMISSIBILI

  1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche, finalizzate anche all’efficientemento energetico e idrico, comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori che non potranno superare il 10% dei lavori complessivi compresi nella presente voce;
  2. spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature – anche nella forma del leasing – di finiture e arredi;
  3. spese per l’acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso servizi di cloud computing;
  4. spese per l’acquisizione di servizi di consulenza specializzata relativa agli interventi di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale e/o finalizzata all’acquisizione di certificazioni (limite massimo del 20% della somma delle spese 1+2+3);
  5. costi generali per la definizione e gestione del progetto (tasso forfettario fino al 5% della somma delle voci 1,2,3,4. Tale costo non dovrà essere rendicontato con giustificativi e relative quietanze ma solo descritto nella relazione finale in fase di rendicontazione.

DIMENSIONE MINIMA FINANZIARIA DELL’INTERVENTO

L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a € 200.000,00, I.V.A. esclusa.

CONTRIBUTO PREVISTO

Il contributo previsto sarà concesso nella forma del fondo perduto nella misura massima del 40% della spesa ammessa per un importo, comunque, non superiore a complessivi euro 200.000,00.
Nel caso di più domande presentate dallo stesso soggetto e riferite a unità locali diverse, la somma complessiva dei contributi concedibili sulle domande presentate non potrà comunque superare la soglia massima di contributo di euro 200.000,00. Pertanto, in tale circostanza specifica, la soglia massima di contributo pari a euro 200.000,00 è riferita al soggetto proponente e non al singolo progetto presentato.

PREMIALITA’

Il contributo potrà essere concesso nella misura del 50% della spesa ammessa qualora il richiedente dichiari espressamente nella domanda di contributo la sussistenza, al momento della domanda, di uno o più requisiti di premialità previsti dal bando. In sintesi le premialità sono previste nel caso in cui

  • progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
  • l’attività sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile
  • gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti;
  • i soggetti proponenti, con un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di €, siano
  • in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;
  • i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle AREE MONTANE dell’Emilia- Romagna (Allegato D al bando) o nelle AREE INTERNE dell’Emilia- Romagna (Allegato E al bando);
  • il progetto proposto preveda interventi documentati finalizzati a favorire l’accessibilità nelle strutture e ai servizi da parte dei soggetti disabili.

REGIME DI AIUTO

Il contributo è concesso nell’ambito dei seguenti regimi di aiuto:

  • “Regime de minimis”
  • “Regime Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina” (oggetto della comunicazione della Commissione europea C(2022) 7945 final del 28/10/2022 – cosiddetto “Temporary framework Ucraina” – all’interno della misura 2.1 “Aiuti di importo limitato”.

CUMULABILITA’

Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche ottenute sul medesimo progetto, ad eccezione dei contributi

  • per garanzie del FCG
  • del bando BEI regionale (Italian Regions Eu Blending Programme della BEI” DGR n. 935/2022 e 1435/2022).

PROCEDURA DI SELEZIONE

La procedura di selezione delle domande e dei relativi progetti sarà di tipo valutativo a sportello e sarà effettuata secondo l’ordine cronologico di presentazione degli stessi.
Nel caso in cui due o più domande siano arrivate nello stesso momento temporale verrà data precedenza alla domanda che prevede l’investimento ammesso più elevato.
Nel caso in cui anche l’importo dell’investimento dovesse essere coincidente si darà precedenza alla domanda che verrà protocollata per prima in automatico dal sistema di protocollazione regionale.

FATTURE

Le fatture per essere considerate ammissibili

  • debbono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 1° gennaio 2023 e la data del 31 marzo 2025, ovvero entro la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente,
  • debbono comunque riferirsi alle attività e agli interventi svolti dal 1° gennaio 2023 ed entro il 31 dicembre 2024, salvo eventuali proroghe.

RENDICONTAZIONE

La rendicontazione delle spese dovrà essere inviata tramite l’applicativo web Sfinge 2020, in un’unica soluzione e secondo le modalità che saranno definite nel manuale di rendicontazione, entro il termine del 31 marzo 2025, salvo proroga autorizzata.

VALUTAZIONE DEL PROGETTO

I progetti dovranno

  • superare la fase istruttoria di ammissibilità formale
  • essere poi valutati sotto il profilo dell’ammissibilità sostanziale;
  • essere poi valutati nel merito, ottenendo un punteggio pari ad almeno 50 punti su 100 in base ai criteri stabiliti dalla tabella di valutazione del bando.